Attratti dalla prospettiva di quella che ci era stata citata come una delle migliori pizze in assoluto in zona e oltre (e come vedremo in questo articolo… è decisamente vero), ci siamo recati a Menfi per provare con mano una pizzeria che è da diverso tempo sulla bocca di tutti da questa parte della Sicilia: Bendicò Pizzeria Contemporanea.
Nata dalle “ceneri” di Liccumarie, un ristorante steak house molto conosciuto per l’alta qualità dei suoi piatti che nel periodo post covid ha dovuto reinventarsi, Bendicò parte con l’idea di portare al tavolo una pizza che sia di qualità semplicemente superiore.
Spoileriamo subito il nostro parere: ci sono sicuramente riusciti. La pizza è decisamente tra le migliori che abbiamo mai mangiato. Ma bando alle ciance e andiamo a vedere più nel dettaglio come ce la siamo passata e cosa abbiamo assaggiato!
Bendicò Pizzeria Contemporanea – La Location
Indicazioni stradali: Via Madre Teresa di Calcutta, 5 (incrocio Corso dei Mille)
Orari di apertura: MAR-DOM 19:30 – 23:00
Giornata di chiusura: Lunedì
Telefono: 3293842246
Pagina Facebook: Bendicopizza
Menu Bendicò Pizza Contemporanea
Il luogo non è difficile da trovare, all’incrocio tra Corso dei Mille e Via Madre Teresa di Calcutta, quindi impostate tranquillamente il navigatore se non siete della zona, non avrete difficoltà ad arrivare.
Altro punto positivo è che non c’è particolare carenza di parcheggi: non siamo nel centro storico di Menfi e di conseguenza è possibile, in una delle strade vicine, trovare abbastanza spazio per lasciare l’auto (argomento che, con le dimensioni dei veicoli che crescono anno dopo anno, si fa sempre più importante…).
Una volta giunti, lo stile che ci si trova davanti è sicuramente di tipo moderno: l’arredamento è semplice ma di buon gusto, sobrio e raffinato, con una molto contemporanea scelta di materiali che richiamano il “bicolore” del logo. Bianco, giallo e nero trovate nel logo, e bianco giallo e nero si possono osservare all’interno, il bianco dato dalle pareti (pur comunque decorate) e il giallo e nero offerto dal legno di tavoli e sedie, sedie che si alternano tra scure e chiare (noce chiaro, che richiama il giallo) e tavoli scuri su cui le tovagliette personalizzate color ocra completano questo gioco di richiami cromatici.
Per il resto, bicchieri, posateria e piatti non presentano nulla di particolare, semplici e funzionali, e in una tipologia di locale come questo vanno più che bene. L’atmosfera in genere è estremamente accogliente, anche grazie al personale decisamente amichevole e pronto a consigliare sulle scelte migliori.
Il Menù
Il menu non è particolarmente corposo, e negli ultimi anni abbiamo imparato che è solitamente indice di altissima qualità: i locali che sanno specializzarsi in un numero limitato di proposte sono in grado di proporre piatti davvero eccezionali, sopperendo quindi alla limitata scelta con un grande piacere per il palato.
Presente una piccolissima selezione di antipasti, perfetta per stuzzicare l’appetito mentre si attende il piatto forte della serata, cioè le pizze. Ma non parliamo di antipastini qualunque, nossignore: nel nostro caso, abbiamo ordinato un Carpaccio di Manzo modicano servito con rucola, finocchi, arancia, olive nere e vinaigrette alla senape (€10,00) e dei fenomenali crostini di polenta serviti con funghi cardoncelli, lardo, rucola e pepe rosa (€6,00 a porzione). Semplicemente strepitosi. Se già il carpaccio ci aveva deliziato, i crostini di polenta ci hanno letteralmente mandato in estasi.
Ma come dicevamo prima, tutta questa bontà non è che un inizio, una “semplice” introduzione al piatto forte: le pizze. Pizze che, come in altri ristoranti o pizzerie, sono sì divise in classiche e speciali, ma nel caso di Bendicò anche le prime non sono classiche in senso stretto, ma piuttosto delle rivisitazioni alla loro maniera delle pizze più comuni.
Giusto per fare un esempio, la semplice Siciliana qui viene proposta con pomodoro Gustarosso, caciocavallo ibleo “Floridia Salvatrice” presidio SlowFood, e poi con aggiunta in uscita di alici di Sciacca “Don Carlos”, crema di olive nere di Castelvetrano, crema di cipolla, mollica tostata e origano. Un classico che diventa speciale, ma il prezzo classico resta: giusto 7 euro!
Noi comunque siamo, ovviamente, andati anche a gustare un paio di pizze speciali, perché a leggere il menu ci era venuta una certa acquolina in bocca nonché una curiosità non da poco. Abbiamo scelto due speciali “semplici”, per evitare che l’eccessiva ricchezza della pizza potesse in qualche modo nascondere al nostro palato la qualità dell’impasto.
Abbiamo quindi optato per una Don Fabrizio (Fiordilatte “Latteria Sorrentina”, calamari scottati, datterino, e in uscita bottarga di tonno, zeste di limone, olio all’aglio e prezzemolo. €13,00), e per una Angelica (pomodoro Gustarosso, provola modicana “Mangiapane” presidio SlowFood, fiordilatte “Latteria Sorrentina”, e in uscita ricotta di pecora, capocollo siciliano “Starvaggi”, pecorino siciliano Dop “Feudo Pollichino” e basilico. €12,00).
Beh, che dire! Un delizioso e irresistibile viaggio nei gusti dal primo all’ultimo boccone, favorito anche da una qualità dell’impasto che definire eccezionale sarebbe riduttivo. Il cornicione delle pizze ampio e soffice era un capolavoro già di per sé, facendosi apprezzare e gustare anche da solo, quasi un ingrediente aggiuntivo.
Tutto questo ci ha lasciati una gran voglia di tornare a provare non solo le altre pizze, ma anche gli altri antipasti, tra cui spiccano le pizzettine fritte che abbiamo visto ordinare da più di un altro tavolo. Ma noi più di tanto… non potevamo mangiare. Davvero un peccato!
Ad accompagnare il tutto abbiamo scelto due tra le diverse birre artigianali disponibili, buonissime e degne di essere accostate a cotante pizze di livello. Ma se non siete sicuri di che birra scegliere, come dicevamo un po’ di righe più sopra il personale è sempre disponibile a darvi il consiglio giusto, per cui fidatevi senza remore.
Ultimi ma non ultimi da citare, abbiamo goduto dei dessert disponibili. Tra un “classico” tortino con cuore caldo al caramello salato (€5,00), una buonissima panna cotta alla vaniglia con crumble, riduzione ai frutti di bosco e pistacchio in granella (che a noi è parsa molto una libera interpretazione delle cheesecake. Davvero buona! €5,00) e un’incredibile ricotta fresca con pere caramellate al rum, scaglie di cioccolato fondente e cialdine di sfoglia (sempre €5,00), possiamo dire di esserci alzati dal tavolo molto più che soddisfatti. Tutto davvero buonissimo!
Conclusioni
Riassumere in breve ci riesce piuttosto semplice: una fantastica esperienza. È forse qui, come in pochi altri luoghi, che possiamo dire di aver trovato quella pizza con una marcia in più che, dopo decenni di pizzerie troppo simili tra loro, sarebbe veramente ora che cominciasse a diffondersi seriamente. Ogni pizza una piccola opera d’arte, pensata e progettata nei dettagli in modo tale da offrire una sensazione di gusto unica e persistente.
Attenzione che rimane altissima anche negli antipasti e nei dolci, anch’essi chiaramente pensati per soddisfare il palato e non lasciare nulla al caso. Il menu ristretto gioca certamente a favore di Bendicò, dato che in cucina possono dedicarsi con calma a proporre poche ma selezionate ricette, sulle quali giorno dopo giorno maturano sempre più esperienza.
Siamo certi che se nel prossimo futuro decideranno di cambiare qualcosa nel menu, lo faranno con proposte ancora più incredibili. Per il momento, non ci rimane che dare un parere assolutamente positivo a Bendicò Pizza Contemporanea, e cominciare a contare i giorni che ci separano dalla prossima serata qui: e sì perché sarebbe un crimine non tornare a provare qualche altra sorprendente pizza, soprattutto visto che i prezzi sono abbordabili e assolutamente giusti per la bontà che ci si vede portata al tavolo.
Insomma: non perdetevi Bendicò se vi capita di poter passare da Menfi. Ma non dimenticate di prenotare! La sala è relativamente piccola e, come potete ben immaginare, sempre piena!
LEGGI ANCHE: 5 Pizzerie a Marsala dove mangiare un’ottima pizza
