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Cosa mangiare a Trapani: 9 specialità da provare assolutamente

Splendida città della Sicilia Occidentale – caratterizzata da una costa a forma di mezzaluna e per questo motivo anticamente chiamata Drepanum – Trapani è una delle tappe che più spesso noi di Ristoranti in Sicilia abbiamo visitato, fornendovi articoli su dove fare aperitivo, mangiare una buona pizza, gustarsi un ottimo Cous Cous o la confortante cucina tipica ed abbondante delle trattorie.

Ricchissima di spunti culinari e soprattutto contaminazionidi altre cucine (soprattutto maghrebina e tunisina, con una fondamentale differenza nel massivo uso del pesce al posto della carne) la città di Trapani è uno di quei posti ai quali non si può non pensare durante la progettazione di un viaggio alla ricerca di bontà tipiche e sapori unici.

E proprio per questo motivo, oggi facciamo ritorno proprio a Trapani, suggerendovi cosa mangiare a Trapani e nello specifico 9 specialità da provare assolutamente, per vivere una esperienza di gusto indimenticabile all’insegna dei sapori autentici del luogo.

Pronti a seguirci anche oggi? Iniziamo, allora!

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Cosa mangiare a Trapani: 9 specialità da non perdere

1) Musciame di tonno trapanese

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foto di Tamorlan – CC BY 3.0

Piatto la cui etimologia è tuttora molto discussa (alcune teorie vedrebbero infatti derivare il nome da muscio ovvero ”moscio”, mentre altre confermerebbero l’origine del nome dal termine arabo mosammed ovvero ‘‘cosa dura e secca”) , il musciame di tonno trapanese è un prodotto gastronomico ricavato dalla parte superiore della ventresca di tonno, la cui carne viene accuratamente desquamata, ripulita e lavata per ottenerne dei filetti da conservare sotto sale.

Anticamente essiccato all’aria, così come tradizione prevedeva, il musciame è oggi – sia per paura di eventuali agenti inquinanti che potrebbero danneggiare la qualità delle carni, sia per una questione di velocità nei tempi di produzione – essiccato in specifici forni ad una temperatura di 25/30° circa ed un tempo di cottura che può variare dalle 4 alle 6 ore.

Conservato in fase finale tassativamente sott’olio, il prodotto è comunemente consumato nel trapanese dopo esser stato affettato sottilmente e condito con succo di limone e – preferibilmente – lo stesso olio di conservazione, al fine di conferire l’aroma più naturale ed autentico del pesce. 

Servito anche con pomodorini, aglio e un tocco di spezie, il musciame diventa una golosa aggiunta a crostini e fette di pane casereccio ben abbrustolite, perfette per un aperitivo tutto all’insegna del gusto autentico della tradizione trapanese.

Noi di Ristoranti in Sicilia ne siamo particolarmente ghiotti e non vi nascondiamo che, ad ogni nostra visita, cerchiamo di farne sempre una piccola scorta da tirare fuori quando abbiamo quel desiderio di stuzzicare le nostre papille gustative con un piatto che è una vera e propria sinfonia di sapori che danzano sul palato: salato, sapido e con un pizzico di dolcezza.

Quindi, cari nostri lettori ed arditi intenditori di buon cibo, a noi non resta che consigliarvi questo inno alla vera indulgenza ed alla tradizione siciliana, possibilmente gustata proprio in un bel locale a Trapani!

2) Frascatula trapanisa

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Foto di OppidumNissenae – CC BY-SA 4.0

Altresì conosciuta con l’antico nome latino puls farrisovvero ”misto di farine di cereali e legumi con verdure”, la Frascatula trapanisa è un goloso primo piatto simile, per consistenza e preparazione, alla polenta ben nota al nord.

Protagonista perfino nella letteratura – tanto da essere annoverata dallo storico Michele Amari nel suo libro ” La Guerra del Vespro”, dove si fa riferimento all’usanza delle donne di servire questo piatto insieme ad acqua e vino durante l’assedio di Messina da parte delle truppe francesi degli Angiò nel 1282 – la Frascatula è difatti conosciuta appunto (per ricollegarci a quanto detto poco sopra) anche come la polenta del sud.

Preparata generalmente con farina di grano e acqua, la Frascatula trapanisi prevede l’utilizzo di semola di grano duro fatta a pallineincocciata (ovvero impastata sotto forma di piccoli ”cocci”) con acqua o tuorlo d’uovo e cotta a vapore, per poi essere accompagnata da brodo di pesce o anche con zuppe di broccoli, ceci e verdure.

La sua variante più diffusa in città è tuttavia quella condita con il pesto alla trapanese, deliziosa salsa cruda pestata con il mortaio, i cui ingredienti principali sono l’olio, il basilico, il pomodoro, le mandorle, il pecorino e l’aglio rosso.

Un sapore indescrivibile che andrebbe provato direttamente sul posto, ma che noi di Ristoranti in Sicilia troviamo sia una perfetta dimostrazione del ricco patrimonio culinario della regione.

Liscia e cremosa – con il suo mix inconfondibile di sfumature dolci e sottili note di amaro conferito dall’utilizzo di ingredienti semplici ma saporiti – la Frascatula trapanisa è un piatto davvero unico: un vero e proprio viaggio sensoriale attraverso i paesaggi trapanesi che riesce a soddisfare anche i palati più esigenti.

Insomma, noi ve la consigliamo caldamente!

3) Cernia a matalotta

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Foto di David Blaikie – CC BY 2.0.

Derivante dal termine francese ”matalot”, ovvero ”marinaio”, la cernia a matalotta è un secondo piatto della tradizione trapanese molto apprezzato e consumato sia dai residenti che dai turisti e dagli appassionati della gastronomia tipica della città di Trapani.

Divenuta sinonimo di ”pesce cucinato come si deve”, la cernia a matalotta prevede una preparazione davvero semplice ed essenziale, tipica della tradizione marinaresca che, nell’antichità, non prevedeva un grande utilizzo di ingredienti o lunghe preparazioni annose e difficili da portare avanti all’interno delle imbarcazioni ed in condizioni marittime avverse.

Il pesce, infatti, viene soffritto su una padella a fuoco moderato insieme ad un trito finissimo di aglio e cipolla sfumati con una tazzina di caffè colma di vino bianco da lasciar evaporare finché tutto l’alcool in eccesso svanirà dalla pietanza, lasciando spazio al sapore zuccherino dell’uva.

Ad esso infine, vanno aggiunti salsa di pomodoro, olive denocciolate, capperi, una manciata di pepe e abbondante prezzemolo fresco.

Cosa aggiungere ad un piatto che parla già abbondantemente da se? Nulla! Noi di Ristoranti in Sicilia non possiamo che apprezzarlo e lasciarci deliziare ogni qualvolta i nostri itinerari golosi ci portano proprio a Trapani.

Dunque, se anche voi vi ritenete amanti dei piatti a base di pesce o semplicemente apprezzate la buona cucina, questo piatto è assolutamente da provare. Fidatevi di noi: non rimarrete delusi!

 

4) Scurmi lardiati a la trapanisa

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Immagine generata con AI – CC0

Rimanendo sulla scia dei secondi piatti di pesce, vi proponiamo un altro dei piatti imperdibili durante una visita a Trapani: gli scurmi lardiati a la trapanisa.

Di cosa si tratta? Semplicemente di sgombri lasciati interi oppure sfilettati, arrostiti alla brace e conditi con una salsa cruda di olio, aceto, aglio e origano.

Un piatto davvero semplicissimo da realizzare e con ingredienti facilmente reperibili in qualsiasi cucina ma non per questo meno degno di attenzione.

La pietanza infatti, pur essendo realizzabile senza alcuno sforzo, risulta innegabilmente appetitosa: il pesce, arrostito alla perfezione, acquista una consistenza perfettamente croccante pur rimanendo umido e tenero all’interno mentre la salsa con la presenza di aglio, olio, aceto ed origano aggiunge una vibrante esplosione di sapori che si integra perfettamente con la naturale dolcezza del pesce.

Una combinazione, a nostro parere, decisamente vincente ed in grado di rivaleggiare anche con piatti gourmet ben più elaborati. 

5) Bocconcini di Erice

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foto di Wim Kristel – CC BY-SA 2.0.

Dolcissimi e morbidissimi pasticcini di pasta reale (ovvero un impasto di farina di mandorle, zucchero semolato, acqua, vanillina ed aroma di mandorle amare) con un con un ripieno di marmellata di cedro alla quale spesso viene anche aggiunto del liquore, i bocconcini di Erice non possono assolutamente mancare nelle tavole dei trapanesi.

Consumate principalmente durante le festività pasquali e natalizie, queste piccole prelibatezze sono comunque reperibili durante tutto l’anno, anche e soprattutto nelle pasticcerie del vicino comune di Erice.

Perché noi di RiS li amiamo e dunque ve li consigliamo? Perché questi deliziosi dolcetti alle mandorle sono per noi come piccoli morsi di paradiso che stuzzicano le papille gustative con la loro eccezionale combinazione di sapori.

La marmellata di cedro aggiunge una nota deliziosa a ogni morso, completando perfettamente la dolcezza della mandorla e creando un’esperienza di gusto sensazionale.

Ma ciò che distingue veramente i bocconcini di Erice è il loro tocco in più del liquore, che porta questi dolcetti a un livello di bontà superiore.

Ogni boccone è infuso con un sentore ricco e aromatico che aggiunge una marcia in più a questa delizia altrimenti ”innocente”. A ogni morso, non possiamo fare a meno di sentire che stiamo assaporando un po’ di magia, un certo je ne sais quoi che ci fa desiderare di più.

Che possiamo ancora aggiungere su questo piatto se non un invito ad unirvi a noi nel celebrare questo dolce paradisiaco e abbandonarvi allo squisito piacere dei bocconcini di Erice: sono semplicemente irresistibili!

6) Scursunera Trapanisa

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Immagine generata con AI – CC0

Chiamata anche Scorzonera, questo piatto è forse uno dei più particolari nonché antichi ed indissolubilmente radicati nella tradizione trapanese.

Di cosa stiamo parlando? Beh, della deliziosissima granita tipica trapanese preparata con gelsomino e cannella il cui nome è un riferimento alla scorzonera hispanica, una pianta erbacea mediterranea dai fiori gialli e dal sapore amarognolo ma gradevole.

Questa pianta, anch’essa di origini antichissime, si dice venisse utilizzata per curare la peste e anche come antidoto per i morsi di vipera, in siciliano appunto ”scursuni”.

Preparata mettendo a bagno il gelsomino raccolto ancora semichiuso per un totale di 10/15 ore circa ed ancor meglio in un barattolo con 500 ml d’acqua, questa granita esprime il suo massimo potenziale con l’aggiunta – una volta trascorso il tempo di macerazione ed aver naturalmente filtrato il liquido – di uno sciroppo di zucchero sciolto in due decilitri d’acqua, succo di limone filtrato ed un pizzico di cannella (oppure una stecca lasciata infondere nella mistura).

Noi di RiS siamo incontestabilmente innamorati della Scursunera Trapanisa! Questo squisito insieme di sapori è come una danza sulle papille gustative, che unisce il delicato bouquet del gelsomino alla rinfrescante dolcezza del sorbetto, quasi come intraprendere un viaggio in un giardino tropicale segreto dove ogni assaggio porta più vicini ad un mondo fantastico.

Ma la Scursunera Trapanisa non è solo gusto: è un’esperienza che solletica i sensi e lascia la voglia di saperne di più. La dolcezza è perfettamente bilanciata, così da stuzzicare il palato senza mai sopraffarlo.

Ogni cucchiaiata sussurra storie di calde serate estive sotto il cielo stellato e vi abbraccia con il suo fascino sottile ma accattivante. Perché amiamo questo elisir divino? Perché la vita è troppo breve per accontentarsi e siamo del parere che ci si può sempre godere qualcosa di incantevole e non ordinario come la Scursunera Trapanisa.

 

7) Formaggio Ericino 

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Immagine generata con AI -CC0

Con questo facciamo un po’ uno strappo alla regola, dato che non si tratta di un prodotto tipico esclusivamente di Trapani ma più della zona, andando a comprendere buona parte della provincia.

Inserito nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) stilato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), il formaggio Ericino è una specialità trapanese che assolutamente non può non essere assaggiata almeno una volta!

L’Ericino è un formaggio misto, realizzato mescolando il latte di pecora della Valle del Belice al latte di Vacca Cinisara in varie proporzioni, seguendo tuttavia lo stesso processo di caseificazione del pecorino.

Dalla particolare forma cilindrica con lati dritti, un diametro che varia dai 15 ai 30 cm ed un peso specifico che varia dai 2 ai 7 kg, il formaggio presenta una scorza liscia e un colore che va dal giallo paglierino al marrone scuro mentre la sua pasta interna è generalmente bianca con venature paglierine e buchi dalle dimensioni irregolari e distribuzione casuale.

Risalente ai tempi dell’immediato dopoguerra, momento in cui prese il via una sempre più proficua produzione (fino all’attuale riconoscimento P.A.T), l’Ericino è un formaggio dal sapore unico ed inconfondibile, talvolta sublimato dall’aggiunta – nella fase finale prima della pressatura nelle vastedde- di olive Nocellara del Belice precedentemente affinate in salamoia satura e successivamente snocciolate.

Perché raccomandiamo vivamente il formaggio Ericino? Beh è semplice! Per la sua eccezionale qualità, il suo distinto profilo gustativo e la sua superiore lavorazione artigianale.

Prodotto con il miglior latte di provenienza locale nel cuore della Sicilia, questo formaggio esemplifica la ricca tradizione culinaria della regione.

La sua consistenza morbida e cremosa si scioglie in bocca, mentre le delicate note salmastre delle olive aggiungono una deliziosa complessità a ogni morso.

Sia che venga gustato da solo come formaggio da tavola, sia che venga incorporato in varie ricette, questo prodotto non smette mai di elevare qualsiasi piatto con il suo gusto squisito.

A noi di RiS non resta che invitarvi a provarlo: non vorrete più tornare indietro a mangiare formaggi di produzione massiva e di dubbia qualità e/o provenienza!

8) Busiate alla trapanese

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Foto di RoBes81 – CC BY SA 4.0.

Piatto immancabile della tradizione, le Busiate alla Trapanese sono un piatto must di ogni visita nella splendida città di Trapani.

Ma cosa vuol dire busiate? E per quale motivo sono così celebri? Ve lo sveliamo subito!

Le busiate altro non sono che un formato di pasta fresca ricavata da un impasto di sola acqua e semola rapidamente arrotolato su un ferro da calza (in dialetto siciliano appunto buso) al fine di ottenere un fusillo più o meno lungo, dalla caratteristica forma intrecciata stretta e cava al centro.

Perfetto mix di sapori mediterranei intensi e irresistibili, questo amato piatto incarna il patrimonio culinario unico di Trapani e mette in evidenza l’impegno della regione per gli ingredienti freschi e locali.

Condito come tradizione comanda ovvero con il celebre pesto di pomodorini datterino (o pizzutelli), un paio di spicchi d’aglio, mandorle preferibilmente già sgusciate e di qualità ”bianca”, una grattugiata di pecorino, qualche fogliolina di basilico e una macinata di pepe seconda il proprio gradimento, il piatto è decisamente una armoniosa sinfonia di sapori che si completano perfettamente.

Che altro aggiungere a riguardo? Sia che venga gustato dagli abitanti del luogo che dai visitatori, assaporare questo piatto tipico permette di apprezzare veramente le sfumature e le complessità che evidenziano l’eccezionale cucina trapanese. E noi, come sempre, non possiamo che indicarvele, invitandovi all’assaggio.

9) Sua maestà il cous cous

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Foto di Erik il Rosso – CC BY SA 2.0.

A volte chiamato ”il re della tradizione” trapanese, il Cous Cous è un capolavoro culinario profondamente radicato nella cultura siciliana.

Armoniosa combinazione di sapori nordafricani e italiani, questo piatto mette in mostra le ricche influenze storiche che hanno plasmato la gastronomia della regione nel corso dei secoli, elevandosi a vera e propria opera d’arte gastronomica.

L’ingrediente principale di questa deliziosa creazione è la semola, lavorata meticolosamente a mano con un tocco sapiente per formare grossolane perle tramite quella che viene definita in dialetto siciliano ‘ncucciatura.

Il risultato?  Un capolavoro di pasta soffice e profumatissima, capace di assorbire perfettamente brodi aromatici infusi generalmente con pomodori, aglio, cipolle, basilico, mandorle e uva sultanina in una esplosione di sapori che crea fragranti sinfonie per il palato e trasporta immediatamente nelle strade baciate dal sole e affacciate nell’azzurro del Mar Mediterraneo.

Servito tradizionalmente nelle occasioni di festa o nelle riunioni di famiglia, il cuscus trapanese viene consumato soprattutto con ricchissimi brodi di pesce, preparati usando tassativamente prodotti di origine locale freschissimi.

Disponibile OVUNQUE in paese (dai ristoranti fino ai supermercati forniti di reparti adibiti alla gastronomia) il Cous Cous rimane un piatto emblematico talmente amato dagli abitanti del luogo e dai turisti, da essere addirittura celebrato in un festival interamente dedicato: Il ben noto Cous Cous fest nella vicina San Vito Lo Capo. 

Beh, che altro aggiungere ad un piatto così magnificamente eloquente? Semplicemente, venite a provarlo da voi stessi, magari in uno tra i ristoranti trattati in questo nostro articolo dedicato proprio alla specialità tra le specialità di questa zona della Sicilia:

LEGGI ANCHE: Dove mangiare cous cous Trapani: i nostri 6 suggerimenti

Bene, cari lettori di Ristoranti in Sicilia, siamo giunti alla conclusione del nostro goloso viaggio alla scoperta dei sapori tipici della città di Trapani.

Come avrete potuto evincere, la cucina trapanese offre un itinerario delizioso per le papille gustative, invocando una gioia ineguagliabile che può essere sperimentata solo attraverso il consumo dei suoi piatti tipici.

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Non solo di pesce! Il cous cous può essere preparato in mille modi diversi… (foto di uberculture, CC BY 2.0)

Radicata nella tradizione e influenzata dai sapori mediterranei, la cucina trapanese incarna una miscela armoniosa di semplicità e complessità.

Ogni boccone presenta un’esplosione di ingredienti freschi locali, meticolosamente coltivati nei ricchi terreni fertili  e amorevolmente preparati con tecniche antiche.

Dal musciame col suo sapore intenso e salino – passando per la frascatula col suo il gusto unico, il celeberrimo Cous Cous o le deliziose busiate,  fino ai  ricchi condimenti che accompagnano pesci come gli sgombri o la cernia o ancora l’indulgenza dei dessert quali i bocconcini di Erice (Ericini) o la scursunata trapanisa e per finire i lattiginosi freschi ed invitanti formaggi – ogni piatto non fa che raccontare quella che è la più autentica e pura essenza della città di Trapani, illustrandone magistralmente la storia e le tradizioni cittadine.

Come dite? Solo 9 pietanze non sono abbastanza da soddisfare il vostro appetito? Beh, nessun problema! Leggete il nostro articolo sui 4 ristoranti dove mangiare a Trapani e andate pure in cerca di altre delizie e leccornie da assaporare!

Sappiamo bene che Trapani sia una città dall’offerta veramente ricchissima di pietanze e preparazioni di altissimo livello, ma non avendo praticamente mai il tempo come nostro alleato, non possiamo davvero assaggiare OGNI piatto.

Per cui se avete qualche altro piatto o una specialità che proprio non possiamo permetterci di non assaggiare durante una prossima visita a Trapani, scriveteci pure una mail o lasciateci un commento: faremo decisamente tesoro dei vostri preziosi consigli e li applicheremo ai nostri prossimi articoli.

A presto con un nuovo itinerario goloso!

(origine dell’immagine di copertina)

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